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LE NOVE AVIDE

ovvero, i crimini delle nove peggiori multinazionali del settore abbigliamento

Nell'ambito della Giornata della Coscienza, dedicata alla promozione dei diritti umani e della dignità dei lavoratori, Charles Kerghanan, direttore del National Labor Committee (NLC), si è fermato davanti al nuovo negozio della Guess? a New York City per rivelare i nomi delle peggiori compagnie nel campo dell'abbigliamento. Esse sono:

NIKE - WALL-MART - GUESS? - WALT DISNEY CO. - KMART - JCPENNY ESPRIT - VICTORIA'S SECRET - MAY'S DEPARTMENT STORES

Durante la Giornata della Coscienza, gli acquirenti chiedono di parlare con i direttori dei negozi dove fanno acquisti, per sapere se vengono rispettati i diritti dei lavoratori. Gli acquirenti possono usare la carta "I CARE" del National Labor Committee (NLC) da dare agli impiegati e ai dirigenti di questi negozi. La carta chiede alle compagnie di rivelare agli acquirenti dove sono i luoghi di produzione e quali sono le condizioni di lavoro e di salario nelle loro fabbriche. La carta chiede anche alle compagnie di aderire alla Commissione dell'Industria dell'Abbigliamento della Casa Bianca, che sta lavorando per eliminare i casi di sfruttamento nel mondo. Il National Labor Committee sottolinea che la Giornata della Coscienza non comporta un boicottaggio di tutte le compagnie, ma è piuttosto un modo che ha il cittadino di esprimere la sua opinione riguardo ai diritti dei lavoratori e una protesta contro gli abusi delle compagnie più sfruttatrici.

NIKE

Alla Wellco Factory a Dungguan in Cina, che produce scarpe Nike, i lavoratori lavorano su turni di undici o dodici ore al giorno, sette giorni la settimana, con possibilità di non lavorare alcune domeniche. Se i lavoratori non possono stare a lavorare fino a tardi, sono licenziati. La paga oraria è di 16 centesimi all'ora, 6,92 dollari alla settimana, 358,84 dollari all'anno. La maggior parte dei lavoratori non ha mai sentito parlare del Codice di Condotta della Nike. Non c'è nessuna associazione sindacale e i lavoratori hanno paura di licenziamenti in caso di lamentele.

 

 

VICTORIA'S SECRET

Alla Undergarment Fashion Factory, nella Repubblica Domenicana, che produce abbigliamento per Victoria's Secret, gli stipendi sono insufficienti per vivere, e chi tenta di formare dei sindacati può essere licenziato oppure messo sulla lista nera. Nel 1990 la Compagnia licenziò tutti i 3.000 lavoratori piuttosto che accettare il sindacato. Quando fu fatto un altro tentativo nel 1992, 25 sindacalisti furono licenziati. Nel gennaio 1997, fu formato un sindacato legale. La direzione immediatamente e illegalmente licenziò il segretario generale, la Signora Nieve Medina, e si rifiutò di reintegrarla. Il direttore generale della compagnia, Mr. Ruiz, sta ora minacciando di chiudere l'attività e di ricollocarla in Honduras.

 

 

DISNEY

Per anni la Walt Disney Company ha prodotto abiti ad Haiti, pagando i lavoratori 6 centesimi per ogni maglietta completa della "Carica dei 101", venduta poi a 19,99 dollari. Quando si trovò di fronte alle proteste degli attivisti dei diritti umani sulle condizioni nelle sue fabbriche, l'appaltatore della Disney, H.H. Cutler, scappò da Haiti affermando che non c'era più lavoro. Comunque, NLC scoprì in seguito che la stessa attività era stata aperta da H.H. Cutler per la Disney per la produzione di abbigliamento coi marchi "Re Leone", "La Carica dei 101" ed "Hercules", in una "maquiladora" lungo la frontiera tra Stati Uniti e Messico. Nessun lavoratore aveva mai sentito parlare del Codice di Condotta della Disney. Ancora ad Haiti, quando i lavoratori di un altro fornitore Disney, L.V. Myles, tentarono di organizzarsi, 150 di essi furono licenziati.

 

 

MAY'S DEPARTMENT STORES

May Co. Department Store (che comprende i marchi Lord & Taylor, Hecht's, Filene's, Robinsons-May, Kaufmann's Famous-Barr, Foley's, Strawbridge's e Meier & Frank) è una delle catene di negozi più grandi degli Stati Uniti, con 6 miliardi di dollari di vendite annuali, e una delle più irresponsabili nello sfruttamento. Una recente indagine in Indonesia scoprì un fornitore della May che faceva lavorare tredicenni e quattordicenni su turni di 12 ore, e alcune volte obbligati a lavorare 24 ore consecutive.

 

 

WALL-MART - KMART - JC PENNEY

Come visto in una recente serie del programma televisivo "Hard Copy" , Wall-Mart, Kmart e Jc Penney usano appaltatori nella Zona Libera del Nigaragua, dove la paga oraria è di solamente 20 centesimi, per produrre jeans Arizona, magliette Faded Glory e altri vestiti per il mercato U.S.A. Nove lavoratori furono licenziati dopo quel programma: quattro erano tra quelli che parlarono davanti alle telecamere dei loro salari e delle condizioni di lavoro. Gli altri erano coinvolti nell'organizzazione del sindacato.

 

 

GUESS?

Lo scorso luglio, ufficiali di polizia della California hanno fatto irruzione in laboratori industriali clandestini a domicilio usati dagli appaltatori Guess?. E proprio Guess? ha abbandonato migliaia di lavoratori a Los Angeles per produrre vestiti in Messico, dove i salari sono infinitamente più bassi.

 

 

ESPRIT

In Cina, Esprit paga salari da 13 centesimi l'ora, e i lavoratori sono costretti a lavorare 7 giorni alla settimana, fino a un massimo di 93 ore. Alla fabbrica You Li a Guanthou, gli operai hanno detto agli attivisti dei diritti umani: "Raramente abbiamo un giorno libero, e quando l'abbiamo, è un vantaggio a metà, perché d'altra parte abbiamo bisogno di soldi". Se essi tentassero di organizzarsi e difendere i propri diritti, verrebbero immediatamente licenziati.

 

FONTE: CAMPAIGN FOR LABOR RIGHTS - FEBBRAIO 1998

 

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