COMITATO ITALIANO DI SOLIDARIETAí CON LíALGERIA - NOVEMBRE 1997
________ALGERIA: SOSTENIAMO LE DONNE
La storia della codificazione delle relazioni familiari in Algeria mostra che la maggior parte della volte questa è stata e rimane il risultato di un rapporto di forza politico, anziché il risultato del vero interesse sociale. Così, i testi precedenti al Codice della Famiglia che regolamentavano líistituzione familiare hanno rinnovato e recepito queste innovazioni in chiave moderna, al fine di garantire la protezione della famiglia pur rispettando le regole del diritto mussulmano. Si può citare il consenso come requisito fondamentale per il matrimonio, o la limitazione dellíetà degli sposi, il divorzio giudiziario, il diritto della moglie a divorziare, líinteresse del figlio come criterio per il diritto di custodia, o ancora líabrogazione del diritto del padre di far sposare la figlia contro la propria volontà.
Dal 1984, líapplicazione del Codice della Famiglia si è tradotta nella negazione dei diritti della donna, nella disintegrazione del nucleo familiare e nella destrutturazione della società. Il Codice della Famiglia, mentre concede al padre divorziato líalloggio e la tutela legale dei figli, assegna alla donna la loro custodia e li getta in mezzo a una strada senza nessuna risorsa. La donna, pur avendo la custodia dei figli, viene privata di tutti i diritti legali, anche relativi alla loro educazione e salute. Mentre la Costituzione ritiene la donna in grado di votare e il Codice Civile la considera capace di condurre contratti, per il Codice della Famiglia è incapace di contrarre il proprio matrimonio. Di fronte a questa situazione drammatica e legalizzata, le donne hanno continuato a lottare per il riconoscimento dei propri diritti nella famiglia.
Per questo, varie associazioni femminili di diverse opinioni, assieme ad altre associazioni a carattere sociale e culturale, esigono líadozione e líapplicazione immediata delle 22 proposte nella loro interezza, proposte elaborate negli Incontri sulla Protezione Giuridica e Sociale della Donna del 16,17 e 18 aprile 1996. Questa azione è mirata a sostenere il contenuto egualitario delle 22 proposte e risponde allíurgenza imposta dalla situazione sempre più drammatica in cui vivono le donne che subiscono le discriminazioni del Codice della Famiglia, discriminazioni aggravate dal terrorismo e dalle difficoltà economiche
Contro il Codice della Famiglia, primo e vero compromesso tra le forze conservatrici del regime e gli islamisti, le donne democratiche algerine si sono battute sin dallíinizio degli Anni Ottanta e soprattutto dopo la sua approvazione, nel 1984. Le algerine, che hanno una secolare tradizione di lotta e soprattutto hanno partecipato attivamente alla resistenza contro il colonialismo e alla guerra di liberazione, con questo codice sono fortemente discriminate: ridotte a cittadine di serie B, in contraddizione con la stessa Costituzione che sancisce líuguaglianza dei sessi.
Líimpegno per il riconoscimento dei propri diritti è uno degli obiettivi principali del movimento delle donne democratiche, anche in questi anni in cui la violenza del movimento islamista e dei gruppi armati ha costretto la società civile ad una resistenza quotidiana, alla lotta per la vita. Le donne sono tra le vittime privilegiate dellíintolleranza integralista che nega ogni diversità, differenza e creatività.
La maggior parte delle donne democratiche è per líabolizione del Codice della Famiglia, ma numerose associazioni hanno deciso di accettare la sfida del Presidente Liamine Zeroual - che ha affermato che il Codice della Famiglia può essere cambiato - elaborando 22 emendamenti che eliminano le maggiori discriminazioni.
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________________ALGERIA
Sosteniamo le donne algerine nella
Campagna per la raccolta di un milione di firme
per emendare il Codice della Famiglia
Il Codice della Famiglia (1984), primo vero compromesso tra le forze conservatrici del regime e i fondamentalisti islamici, priva le donne algerine dei loro diritti fondamentali.
La maggior parte delle donne democratiche vuole la sua abolizione, ma numerose associazioni hanno deciso di accettare la sfida di eliminare almeno le maggiori discriminazioni.
Lí8 marzo 1997 il movimento delle donne algerine ha lanciato la campagna per la raccolta di un milione di firme di cittadini algerini a sostegno di ventidue emendamenti al codice della famiglia.
Noi firmatari sosteniamo questa campagna convinti che sia fondamentale per la democrazia in Algeria.
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