CAMPAGNA PER LA RIFORMA DELLA BANCA MONDIALE - NOVEMBRE 1997
__________CIAD E CAMERUN: DICIAMO NO ALLO
SFRUTTAMENTO PETROLIFERO
La Banca Mondiale (BM) si appresta a finanziare un progetto per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi di Doba, nel Ciad meridionale e per un oleodotto di circa 1100 km attraverso il Camerun a favore di un consorzio formato da Esso, Shell e ELF Aquitaine. Verranno aperti 300 nuovi pozzi per produrre circa 225mila barili di petrolio al giorno. Il progetto prevede anche la costruzione di infrastrutture di pompaggio e di un terminal galleggiante nellíOceano Atlantico al largo della città di Kribi, Camerun.
Il costo totale ammonterà a circa 3,5 miliardi di dollari. La Banca Mondiale prevede di fornire un prestito IDA (International Development Association) di 120 milioni di dollari ed investimenti dellíIFC (International Financial Institution) per altri 250 milioni di dollari. LíIFC prevede di riuscire a attrarre almeno un altro miliardo di dollari sui mercati finanziari internazionali. Il finanziamento dellíIDA è di particolare gravità, poichè esso è lo sportello che concede prestiti a tasso di interesse zero per progetti di lotta alla povertà: questo progetto nulla ha a che vedere con la lotta alla povertà, mentre farà aumentare le entrate di multinazionali del nord del mondo. LíIDA è rifinanziata ogni 3 anni con il denaro dei contribuenti dei paesi industrializzati: líItalia è il sesto donatore.
La BM ha già rinviato due volte la presentazione del progetto di fronte al Consiglio dei Direttori Esecutivi, che dovrebbe essere ora approvato agli inizi dellíanno prossimo e sostiene líoperazione poiché fornirebbe uníopportunità unica di guadagno ai governi dei due paesi africani, che così disporrebbero di maggiori risorse per programmi di lotta alla povertà e per il servizio del debito estero.
La BM ritiene che i rischi ambientali siano di scarsa portata poiché la maggior parte dellíoleodotto correrà sotto terra, seguendo il tracciato di strade e ferrovie preesistenti. Si dimentica però di considerare i rischi connessi alle infrastrutture per la sua costruzione: líoleodotto passerà in una zona di foreste tropicali incontaminate e territori indigeni. Inoltre, il porto di Kribi, che ospiterà il terminale petrolifero si trova tra due aree protette, i parchi nazionali di Campo e Douala Edea. BM e GEF finanziano il progetto di conservazione della riserva di Campo, che è parte del "Cameroon Biodiversity Conservation and Management Project". Il terminal off-shore verrà costruito al largo delle cascate Lobé, uno di rari casi nei quali cascate di acqua dolce si gettano direttamente nellíoceano. I rischi di perdite accidentali di greggio sono aggravati da altri interventi del IFC per pozzi petroliferi off-shore in Camerun. Ancora si calcola che in condizioni ottimali, si potranno avere perdite accidentali di greggio dellíordine di 8.000 litri al giorno, considerando che la conduttura trasporterà circa 225.000 barili al giorno.
I governi locali non dànno garanzie di gestione trasparente del bilancio pubblico, ed in particolare sembra difficile che possano dare reale priorità alla lotta alla povertà. Il governo del Camerun è stato più volte accusato di violazioni di diritti umani, e di restrizioni gravi alla libertà di informazione ed associazione. In Ciad la guerra civile continua a covare nelle regioni del sud: Doba, la regione nella quale si trovano i pozzi è il centro della ribellione contro il presidente Idriss Deby. Le tensioni ora latenti potrebbero riesplodere una volta che i proventi delle risorse petrolifere affluiranno nelle casse del governo, controllato dalle etnie del nord del paese. La corruzione è diffusa nelle classi dirigenti dei due paesi. Nel passato le ricchezze derivanti dal petrolio scomparivano nelle tasche di politici senza scrupoli con il supporto più o meno diretto delle grandi compagnie petrolifere, soprattutto la francese ELF Aquitaine.
Si teme che la popolazione del Ciad, che vive con un reddito medio pro capite di 210 dollari prenderà solo le briciole di questo investimento. Lo stesso per le popolazioni del Camerun, dato che parte delle "royalties" derivanti dallíuso dellíoleodotto verranno destinate al pagamento del debito estero del paese.
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___________BANCA MONDIALE
James Wolfensohn
President
The World Bank
1818 H Street, NW
20433 Washington DC
U.S.A.
Dear Mr. Wolfensohn,
we appeal to You to withdraw the World Bankís proposed plan to fund the Chad-Cameroon oil and pipeline project. We join our voice to the voices of the 52 African NGOs and many other groups that oppose to this project. We are aware of the serious potential environmental and social risks associated with the extraction of oil in the region, and we wish to express our concern with the lacking consultation and involvement of local communities in the project cycle.
We understand that funds from IDA, of which our country is one of the main donors will be used in support of the interests of three Western oil corporations, Shell, EXXON and ELF Aquitaine. The operations of these companies have caused and still cause environmental destruction and violation of human rights. We do not believe that this is a proper use of taxpayersí money designed for poverty alleviation. Rather, this project will indeed worsen the living conditions of the local communities that are supposed to benefit from it.
By funding this project, the World Bank would, in our opinion, undermine the international attempts to reduce fossil-fuel dependency and increase support for clean energy sources, protect the global atmosphere and tackle the urgent threat of global warming.
Sincerely
____________TRADUZIONE
Signor Presidente, con questo appello Le chiediamo che la Banca Mondiale non finanzi il progetto di sfruttamento di petrolio e di costruzione dellíoleodotto in Ciad e Camerun. Uniamo la nostra voce a quella delle 52 Organizzazioni Non Governative africane e delle tante associazioni e gruppi di tutto il mondo che si oppongono a questo progetto. Siamo consapevoli dei gravi rischi sociali ed ambientali derivanti dallíestrazione di petrolio nella regione, e desideriamo esprimere la nostra preoccupazione riguardo il mancato coinvolgimento e consultazione delle comunità locali nella preparazione del progetto. Siamo a conoscenza del fatto che i fondi dellíIDA, della quale il nostro paese è uno dei principali finanziatori, verranno usati in sostegno agli interessi di 3 grandi multinazionali petrolifere, la Shell, la EXXON e la ELF Aquitaine. Le attività di queste compagnie più volte hanno causato e causano distruzione dellíambiente e violazioni dei diritti umani. Riteniamo che questo non sia líuso più corretto di fondi pubblici destinati alla lotta alla povertà. Piuttosto, questo progetto peggiorerà le condizioni di vita di coloro che dovrebbero trarne vantaggio. Sostenendo questo progetto, la Banca Mondiale pregiudicherà ogni sforzo della comunità internazionale volto a ridurre líuso e il consumo di combustibili fossili, sostenendo fonti energetiche rinnovabili, per proteggere il pianeta dalla minaccia dellíeffetto serra. Distinti saluti.