MOVIMENTO GOCCE DI GIUSTIZIA - OTTOBRE 1997

_____BRASILE: BRUCIATO DUE VOLTE LíINDIO GALDINO

Ci è arrivata come una grande doccia fredda la sentenza del giudice Sandra de Santis, divulgata il 12 di agosto, nei confronti dei quattro giovani che hanno bruciato líindio Galdino de Jesus il 20 aprile 1997: la condanna è stata di 8 anni perché secondo il giudice non si è trattato di omicidio doloso, ma di omicidio preterintenzionale, cioè non voluto poiché sono state le lesioni corporali a provocarne la morte. Il crimine è stato dequalificato, senza dubbio, perché i quattro giovani di classe medio-alta sono figli di giudici, colonnelli, etc. Una sentenza vergognosa che uccide Galdino per la seconda volta.

Galdino Jesus dos Santos, 44 anni, indiano Pataxò Ha-Ha-Hae dellíarea indigena Caramuru-Paraguassu, a sud di Bahia, era andato a Brasilia con una delegazione di altri sette capi indiani indiani di quel popolo per dialogare con le autorità del potere pubblico sulla grave situazione della loro terra indigena. La delegazione ha trascorso la serata di venerdì 18 aprile riunita con gli esperti, giudici del CIMI (Consiglio Indigenista Missionario), programmando i contatti che dovevano essere fatti durante la settimana seguente.

Nella serata del giorno 19, Galdino era uscito con altri indiani per una festa alla FUNAI (organo federale di assistenza agli indios). Ritornando, si era perso nelle strade di Brasilia e, arrivando tardi, non era potuto entrare nella pensione dove era alloggiato. Stanco, si era seduto sulla panchina della fermata dellíautobus e si era addormentato. Alle 5 del mattino del 20 aprile, Galdino si era svegliato ardendo in una grande fiamma di fuoco. Cinque giovani, tra di loro un minore díetà, residenti nel centro della capitale, vedendo quellíuomo addormentato avevano pensato di comperare 2 litri di combustibile in un distributore e, ritornando sul posto, lo avevano gettato sul corpo e appiccato il fuoco. Subito dopo erano fuggiti. Erano stati colti in fragrante da altri giovani che passavano di lì e che avevano soccorso la vittima. I criminali erano stati arrestati e avevano confessato líatto mostruoso. Stupefatti avevano detto che volevano solo divertirsi e pensavano che si trattasse di un mendicante. Galdino era stato trasportato, ancora cosciente, allíospedale con il 95% del corpo ricoperto di bruciature di 3ƒ grado. Era morto alle 2 del mattino del giorno seguente, 21 aprile.

Galdino de Jesus, membro importante di una comunità indigena, non era andato a Brasilia per passeggiare, né per mendicare, ma per trattare di una grave situazione in cui vive la sua comunità, esposta alla violenza causata dalla permanenza di invasori sulle loro terre. Molti di questi sono latifondisti che affermano: "indio buono è indio morto". Per questo hanno assassinato il leader Joao Cravim, suo fratello, 10 anni fa, un crimine ancora impunito. Tanti altri Pataxò sono stati ammazzati durante questi 20 anni di conflitti, a causa dellíappropriazione delle loro terre da parte di latifondisti di bestiame e di cacao.

 

*________________BRASILE

 


Exmo. Sr.
Fernando Henrique Cardoso
Presidente da Repùblica
Palàcio do Planalto
70150-900 Brasilia - DF
Brasilia
fax 0055-61-2267566

Exmo. Sr. Iris Rezende
Ministro da Justiça
Esplanada dos Ministérios B1 T
70064-900 Brasilia - DF
Brasil
fax 0055-61-2242448

 

Exmo. Sr. Presidente/Ministro,

Desejamos expressar a nossa indignaçao pela decisao da juiza, Sandra de Santis, a respeito dos 4 jovens que cometeram o barbaro assassinato de Galdino Pataxò, desqualificando o crime para lesao corporal seguida da morte.

Pedimos que seja feita verdadeira justiça.

Atenciosamente



____________TRADUZIONE



Egregio Signor Presidente/Ministro,

vogliamo esprimere la nostra indignazione per la sentenza del giudice Sandra de Santis, pronunciata nei confronti dei quattro giovani che hanno commesso il macabro assassinio dellíindio Galdino Pataxò, squalificando líatto come omicidio non intenzionale, trattandosi di lesioni seguite da morte. Chiediamo che sia fatta vera giustizia. Distinti saluti.




Homepage di Mani Tese

Homepage di Boycott!

Il sommario di Boycott! n.30