Autunno 1994, nordest della Finlandia. Ai confini estremi dell'Europa un'eccezionale scoperta mette in subbuglio i naturalisti, la stampa e i cittadini di tutta la Scandinavia. Nella zona di Kuusamo, vicino alla frontiera russa, vengono scoperte 3 zone vergini e selvagge ricche di foreste ancestrali, con centinaia di laghi, paludi e stagni inviolati: 23.400 ettari, di cui circa 15.000 costituiti da boschi millenari. Ma che cosa ha di così eccezionale la scoperta? Tutto è collegato all'immagine abituale che si ha della Finlandia: immensi territori popolati da renne, foreste di conifere e di betulle che si alternano a laghi blu. Di contro, è poco noto che solo il 18-20% delle foreste della taiga sono originarie e non hanno mai subito o sono state molto poco alterate dall'azione umana di disboscamento e rassodamento. In più, le pratiche forestali delle compagnie nazionali e multinazionali e i programmi di pianificazione territoriale hanno completamente trasformato l'assetto del paesaggio e della natura finlandese. Si è passati dalla wilderness (area selvaggia) a delle colture arboree a pino e abete, a smisurati campi di conifere. Le grandi foreste finlandesi e svedesi delle pubblicità sono in realtà delle immense colture arboree, poi tagliate per farne cellulosa.
Nelle 3 aree vergini gli "inventari naturalistici", pur se appena agli inizi, mostrano un'incredibile ricchezza faunistica. Qui la maggior parte degli animali si sono rifugiati per sfuggire alle strade e agli insediamenti umani. Ma come nei racconti delle fiabe, l'incantesimo si è rotto. Così nel 1995 ha preso il via il taglio di alberi su un centinaio di ettari delle zone vergini appena scoperte. A rovinare ulteriormente l'ambiente si sono aggiunti 40 chilometri di strade che hanno spaccato l'area (dalle foreste amazzoniche a quelle boreali, l'avidità e la distruzione colonizzatrice della grandi multinazionali del legname e della cellulosa non conosce più limiti!).
Immediata la risposta degli ambientalisti: blocchi ai cantieri, sit-in, proteste, battaglie campali e scontri con la polizia e i guardiani delle compagnie. L'eco della battaglia è stato considerevole, con il risultato di portare al tavolo delle trattative, dal febbraio al settembre 1995, le parti interessate. Le grosse compagnie implicate nell'opera di distruzione ambientale si sono viste costrette a non vendere i tronchi provenienti da queste aree. Per sottolineare la zona di origine del legname, gli attivisti incidono sui tronchi la scritta Aarniometsa (proveniente da una foresta primaria). Altre compagnie di esportazione di cellulosa (come Veitsiluoto, Metsaliito e Pollky), invece, non si danno per vinte e continuano a commercializzare la legna, facendosi forti delle decisioni prese dal demanio locale che permette tali pratiche.
Nell'attesa che sia varato un piano di protezione ben strutturato, a partire dal 1996 ha preso il via una campagna di boicottaggio e di controllo nei confronti delle compagnie forestali. Insomma, la difesa e la protezione di queste splendide foreste primarie boreali sta muovendo i primi passi, ma ciò non toglie che la volontà e la determinazione di quanti vi partecipano ha aperto un largo dibattito, a tutti i livelli, sull'uso e sui programmi di gestione del patrimonio forestale finlandese, un paese dove la foresta non è solo luogo di divertimento e di passeggiate sportive, ma soprattutto di introiti economici e di vita.
FULVIO OATE GIOANETTO
FONTE: AAM TERRA NUOVA - GIUGNO 1997
*__________________FINLANDIA
Nature League
Ahjolan koulu
89730 Ahjola
Finland
Dear friends,
we are writing about three areas of primary forests located in your region. We know they are risking to be destroyed by logging companies and by roads in building there. We therefore express all our support for the struggle by you fought for their preservation. We believe in the protection of primary forests. Who manages forests must understand not to think only in business' terms. Waiting for further good news we remain
Yours Sincerely
____________TRADUZIONE
Vi scriviamo in merito alle 3 aree di foresta primaria che si trovano nella vostra regione. Sappiamo che stanno rischiando di essere distrutte sia dalle compagnie del legno che dalle strade che vi si stanno costruendo. Esprimiamo quindi tutto il nostro appoggio per la lotta che sostenete per la loro integrità. Crediamo nella salvaguardia delle foreste primarie. Ciò deve far capire a chi gestisce il patrimonio forestale che non si deve pensare solo in termini puramente commerciali. In attesa di nuove positive notizie vi inviamo i nostri migliori saluti.