BOYCOTT NEWS

 

CIOCCOLATO: LíU.E. VINCE LA PRIMA BATTAGLIA

I difensori del cioccolato europeo "doc" hanno vinto a Strasburgo la prima battaglia, ma la "guerra del cioccolato" è lungi dallíessere finita. LíEuroparlamento ha profondamente modificato ieri in "prima lettura" il progetto di direttiva proposto dalla Commissione UE che prevede di autorizzare la fabbricazione di cioccolato con líaggiunta di materie grasse vegetali (al massimo il 5%) diverse dal burro di cacao. Uníeresia per consumatori nei Paesi fondatori dellíUE, ma prassi normale per gli ultimi 7 arrivati: Portogallo, Finlandia, Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Svezia e Austria dove da tempo il cioccolato è prodotto con líaggiunta di altre materie grasse vegetali. Dopo líingresso nellíUE questi Paesi hanno potuto continuare a fare il loro cioccolato "modificato" grazie a deroghe alla "direttiva cioccolato" del 1973 che proibisce líuso di materie grasse diverse dal cacao. Ma nella logica del mercato unico la Commissione ha proposto di sostituire la normativa del 1973 con una nuova "legge" uguale per tutti che prevede esplicitamente líuso di altre materie grasse. Fra Europarlamento, Commissione e Governi si aprirà nelle prossime settimane un duro negoziato e la nuova normativa non dovrebbe essere adottata prima della primavera del 1998.

AVVENIRE - 24 OTTOBRE 1997

 

PIANO CONTRO IL TURISMO SESSUALE

Nuova offensiva della Commissione europea contro il turismo sessuale e la pedofilia. Bruxelles lancia infatti un programma per il finanziamento di azioni di informazione e comunicazione a livello continentale, per sensibilizzare líopinione pubblica sul tema dello sfruttamento sessuale dei bambini da parte di un certo tipo di turismo criminale, che interessa in particolare alcuni paesi del Sud est asiatico e dellíAmerica Latina. Ma la novità più interessante è che a preparare i progetti da finanziare dovranno essere le organizzazioni senza fine di lucro, insieme con i tour operator, dei diversi paesi dellíUnione. Il contributo coprirà il 60% delle spese.

VITA - 12 SETTEMBRE 1997

EXPORT DI ARMI: CRESCONO I FINANZIAMENTI

Poco più di 1.700 miliardi di lire. A tanto è ammontato lo scorso anno líimpegno delle banche italiane a sostegno dellíexport di armi e nella classifica degli istituti di credito primeggia la Banca Commerciale con 794,5 miliardi, cui ne vanno aggiunti altri 70 per operazioni "accessorie", come i pagamenti di commissioni di mediazione. Eí uno dei dati emersi dalla relazione annuale che la Presidenza del Consiglio è tenuta a trasmettere al Parlamento per il controllo dellíesportazione e dellíimportazione di armamenti, sulla base della legge 185 del 1990 che ha per obiettivo la trasparenza in questo comparto industriale. Dopo la Comit ben distanziato è il San Paolo di Torino, cui il Tesoro ha autorizzato finanziamenti per 440 miliardi di lire. Intorno ai 100 miliardi, invece, líoperatività del Credito Italiano nel settore, somma a cui vanno aggiunti i 19 miliardi del Credito Emiliano. A ruota segue la Banca Nazionale del Lavoro, con 93 miliardi; la Banca di Roma, con 74 miliardi (cui ne vanno aggiunti 20,5 della Banca Nazionale dellíAgricoltura); il Monte dei Paschi di Siena, con 34,5 miliardi; la Cariplo, con 28,1 miliardi (cui ne vanno aggiunti 2,6 dellíAmbroveneto); la Popolare di Novara, con 12,9 miliardi; la Popolare di Brescia, con 4,9 miliardi; la Popolare di Bergamo, con 8 miliardi e la Cassa di Risparmio di Firenze, con 3,7 miliardi.

LíUNITAí - 21 AGOSTO 1997

 

McDONALDíS: UNA VITTORIA DI PIRRO

Il 19 giugno scorso, dopo un dibattimento durato quasi un anno, in Inghilterra si è concluso uno dei processi civili più lunghi della storia giudiziaria britannica. Il processo è stato celebrato su richiesta della potente multinazionale McDonaldís contro due disoccupati, Dave Morris e Helene Steel, rei di aver diffuso e sottoscritto un opuscolo intitolato "Che cosa cíè che non va in McDonaldís?" nel quale si denunciavano varie scorrettezze da parte della multinazionale simbolo del fast-food. Il processo si è concluso con una condanna dei due attivisti a pagare 150 milioni di lire, ma per battere in giudizio questi due disoccupati, la multinazionale ha dovuto sborsare circa 25 miliardi di lire per avvocati e spese in pubbliche relazioni. I due giovani, infatti, sono riusciti a produrre montagne di documenti comprovanti le loro affermazioni ed hanno fornito la testimonianza di numerosi scienziati, sindacalisti, lavoratori. Non abbiamo potuto leggere le mille pagine che compongono la sentenza, ma sappiamo che la condanna è avvenuta su cavilli formali tirati in ballo dagli illustri avvocati della multinazionale che non potevano vedersi battere da due sbarbatelli. Nonostante la condanna, infatti, il tribunale ha riconosciuto le accuse contenute nellíopuscolo: bassi salari per i dipendenti, crudeltà verso gli animali, utilizzo disinvolto dei bambini nelle campagne pubblicitarie, distribuzione di alimenti non salutari. Proprio per questo la vittoria della McDonald è stata una vittoria di Pirro perchè il processo ha dato il via ad una gigantesca campagna mondiale di denuncia che dispone anche di un suo sito web (http://www.McSpotlight.org/). La campagna denominata McLibel, ha dichiarato che continuerà la sua battaglia e proprio per questo si sta rivelando un vero e proprio boomerang per la multinazionale. Fra le iniziative in cantiere è prevista una settimana di volantinaggio davanti ai fast-food McDonaldís di tutto il mondo tra lí11 e il 18 ottobre e si sta pensando di ricorrere al Tibunale Eropeo per i Diritti Umani per affermare il diritto di critica delle imprese.

I CARE - SETTEMBRE 1997

MARCHIO DI GARANZIA PER LíIMPORT IN ITALIA

Nel Nord Europa il "marchio di garanzia" è già una realtà consolidata e riguarda i tappeti importati dallíIndia: si tratta di una etichetta (Rugmark) che dà al consumatore la certezza che i fili non sono stati intrecciati dalle dita di bambini. Uníiniziativa analoga - un "certificato di conformità sociale" - per le merci che arrivano in Italia è stata chiesta da alcuni deputati del gruppo misto-verdi, che lo scorso 24 febbraio hanno depositato alla Camera una proposta di legge per la quale tuttavia non è ancora iniziato líiter parlamentare. Il testo è semplice, appena 3 articoli, ma la sua portata potrebbe rivoluzionare il meccanismo degli scambi. Le imprese dovranno garantire, con una speciale etichetta, che nessun bambino abbia contribuito alla fabbricazione di quel determinato prodotto.

AVVENIRE - 29 OTTOBRE 1997

MALESIA: SCARCERATI 42 IBAN

In agosto, dopo le proteste di Survival e di altre organizzazioni, 42 persone della tribù degli Iban del Sarawak, in Malesia, sono state rilasciate ed i loro capi díaccusa invalidati. Gli Iban erano stati arrestati in giugno per aver pacificamente protestato per líespropriazione delle loro terre, destinate ad una piantagione di palme per la produzione di olio di cocco. In seguito alle percosse subite mentre erano nelle mani della polizia, alcuni degli arrestati hanno dovuto ricorrere a cure mediche. Gli Iban della regione di Sungai Bong hanno intrapreso diverse iniziative in difesa delle loro terre: hanno eretto posti di blocco per fermare i taglialegna e citato in giudizio sia la società di disboscamento che il governo. A queste azioni la polizia ha sempre risposto con minacce e violenze.

SURVIVAL - DICEMBRE 1997

 

VENEZUELA: MINACCIATE LE MONTAGNE SACRE PEMON

Il governo venezuelano sta progettando la costruzione di linee di trasmissione di energia elettrica nel Parco Nazionale di Canaima, nella regione meridionale dello stato del Bolivar, dimora di migliaia di Indiani Pemon. Sia il governo venezuelano che quello brasiliano affermano che le linee servono a fornire energia elettrica al Brasile, ma in molti sospettano che siano in realtà destinate alle compagnie minerarie presenti nellíarea.

Survival sta facendo pressioni sullíUNESCO e sul governo venezuelano. Gli stessi Pemon stanno prendendo delle iniziative: in luglio, centinaia di indiani hanno raggiunto Caracas per mettere in atto una protesta. La dimostrazione ha ottenuto líattenzione dei media e i Pemon hanno potuto incontrare le autorità venezuelane chiedendo loro il rispetto dei diritti territoriali e la sospensione delle attività minerarie.

SURVIVAL - DICEMBRE 1997

IL DEBITO USA VERSO LíONU SOTTRAE FONDI ALLA PACE

Per líinsolvenza degli Stati Uniti, "líordinaria amministrazione dellíONU è stata pagata con i fondi per le missioni di pace". Lo ha rivelato Kofi Annan, segretario generale dellíONU, dichiarandosi amareggiato per il voto del Congresso statunitense che ha tagliato gli stanziamenti per pagare gli arretrati allíONU, circa 1 miliardo di dollari.

ADISTA - 29 NOVEMBRE 1997

TRA ENEL E NIGERIA SCOPPIA LA PACE

Eí fatta per il gas nigeriano dellíENEL. Dopo un anno di negoziato, líaccordo-bis da circa 21mila miliardi di lire per 20 anni è ormai definito. Tale accordo è stato firmato dallíENEL con la società nigeriana NLNG (Nigerian Liquefed Natural Gas) di proprietà del 49% della compagnia statale nigeriana NNPC, del 25% della Shell (ma con un peso politico ben maggiore per il ruolo che ricopre la compagnia sulle attività petrolifere nigeriane), del 15% della francese ELF e dellí11% dellíAGIP.

IL SOLE 24 ORE - 27 SETTEMBRE 1997




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