HobbyVideoLab
Alcuni consigli per le
riprese
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C’è una cattiva abitudine tra gli hobbysti video, la "sindrome del
pistolero":
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si accende la camera, si punta su quello che si vede e subito si registra,
come se la camera fosse una colt da estrarre velocemente per non perdere
“l’irripetibile evento”. In realtà quello che poi si vede sono immagini
mosse, la ricerca continua dell’inquadratura, lo “sfarfallio” dell’autofocus
e un continuo avanti-indietro dello zoom. ...E l’irripetibile evento?...
Consiglio 1:Dimenticate la tv e il cinema.
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Le macchine amatoriali di cui disponiamo e le situazioni in cui ci troviamo
a riprendere non sono quelle del cinema o della tv. Cercare di emulare
generi o stili di ripresa tele-cinematografica è sempre frustrante.
Invece le nostre macchine ci consentono di fare riprese molto più
agili e “creative” se se ne accettano i “limiti” e non si cercano confronti
di genere. Non è un caso se adesso in tv si vedono programmi realizzati
con macchine amatoriali o con filmati fatti da hobbysti: sono immagini
che la tv professionale non può fare.
Consiglio 2: Teneta la camera con entrambe le mani.
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La videocamera va tenuta con tutte e due le mani e in modo da avere almeno
un gomito appoggiato al corpo (meglio tutti e due se la camera è
piccola), o comunque non deve essere tenuta solo dalle braccia (a parte
casi particolari). Quando fate una panoramica tenete le gambe leggermente
divaricate e ruotate sulla vita. Vi dovete trasformare in un cavalletto
umano.
Consiglio 3: Provate le riprese prima di registrare.
- Molte cose interessanti ad occhio nudo non vengono bene in video. Se non
volete annoiare il vostro pubblico o perdere tanto tempo nel montaggio
registrate solo quello che è interessante e ben visibile nel mirino.
Provare le riprese vuol dire verificare se il bel paesaggio rimane tale
anche in video, se bisogna fare una zoomata oppure una panoramica e con
quale velocità. Altrimenti poi non si vedrà “il paesaggio”
ma “il tentativo” di mostrarlo in video. Più provate a “provare
le riprese” e più bravi e veloci sarete nel capire se vale la pena
di riprendere o meno.
Consiglio 4: Non usate l’autofocus.
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Imparate a mettere a fuoco manualmente, potrete personalizzare le riprese
ed eviterete il continuo e fastidioso movimento di assestamento che si
crea sui bordi dell’immagine (inoltre si risparmiano le batterie!). L’autofocus
è stato inserito per soddisfare i “pistoleri” che non provano le
riprese e zoomano a vanvera. Vedrete che non è difficile mettere
a fuoco se si impostano le riprese e si usa con accortezza lo zoom. Infatti
la messa a fuoco è importante quando si zooma in avanti, perché
cambia la “distanza focale” del soggetto, ma se voi preparate la ripresa
mettendo a fuoco il soggetto, con lo zoom in avanti, e poi iniziate a registrare,
naturalmente con lo zoom aperto, vedrete che alla fine della zoomata il
soggetto sarà a fuoco.
Consiglio 5: Usate poco lo zoom.
- Il tempo necessario a stringere o allargare l’inquadratura zoomando può
essere molto noioso. Ogni volta che si zooma ci deve essere una sorpresa
o nell’andare a scoprire un particolare o nel rivelare un contesto inaspettato.
Inoltre un filmato con molte zoomate fa venire "il mal di mare".
Consiglio 6: Cercate punti di vista insoliti.
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Un qualsiasi ambiente o soggetto può diventare interessante se visto
da un’altezza o da un’angolazione diversa da quella dell’occhio umano.
Non tenete la macchina sempre alla stessa altezza: provate ad appoggiarla
a terra, su una sedia o in alto tendendo il braccio, ribaltate le inquadrature
o inclinatele su un lato. Provate ad usare il macro, che vi permette di
avvicinarvi e mettere a fuoco particolari molto piccoli. Sfruttate la possibilità
offerte dalla maneggiabilità “dell’occhio elettronico”.
Consiglio 7: Ogni inquadratura ha la sua durata.
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Per sapere quanto deve durare una inquadratura bisogna abituarsi a “descriverla
in testa”. Si tratta di dirsi, mentre si riprende, che cosa si vede: “vedo
un tavolo con delle cose sopra, dietro c’è una finestra, si intravede
un prato, c’è un quadro alla parete ma non si capisce il disegno,
non c’è altro. Stop.”. Ma bisogna dirsi quello che si vede veramente
e non quello che “sappiamo che c’è” di fronte alla macchina. Insomma:
bisogna riuscire a guardare con un certo “distacco”, e quando non si vede
più niente di nuovo si stacca la registrazione.
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Attenzione! Se pensate di fare un montaggio
delle riprese bisogna registrare 5” prima e 5" dopo il tempo della sequenza,
in modo da avere spazio sufficiente per gli “agganci” in montaggio.
.Consigli tecnici generali:
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Non usate nastri superiori ai 60 minuti.
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Sui primi 30 secondi di nastro registrate del “nero”, o qualcosa di inutile,
con l’ora e il giorno. L’inizio dei nastri è sempre a rischio “drop
out”, quindi meglio non registrarci niente di utile (ma va comunque registrato).
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Fate attenzione a non lasciare “sganci” tra una ripresa e l’altra, ovvero
assicuratevi di iniziare la nuova ripresa da dove avete finito la precedente
senza lasciare nemmeno mezzo secondo di “nastro vuoto”, altrimenti quando
cercherete di cambiare il sonoro o di fare il montaggio potreste avere
dei problemi.
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Usate la registrazione in LP (che raddoppia la durata del nastro) solo
in casi di emergenza, perché peggiora la qualità delle riprese.
HobbyVideoLab
Ci sarebbero altre cosa da dire ma per ora ci fermiamo qui, in attesa di
richieste più specifiche: info@verdegiac.org
La televisione sono solo figurine.