----------------> |
|
------------->
|
"La tv è di chi la fa" è la filosofia che anima il progetto, e con la Minimal TV chiunque, almeno per un giorno, potrà progettare la sua rete privata. I temi e l'orario di trasmissione possono adattarsi ad ogni tipo di esigenza: dal serio al comico, dal commerciale al politico, dallo sperimentalismo artistico alla didattica. |
Con la Minimal TV si ‘dimostra’ che ogni evento può trasformarsi, artigianalmente, in un evento televisivo, nel quale però, a differenza di quanto avviene nella tv, il pubblico viene realmente coinvolto diventandone protagonista e produttore. |
|
Infatti le trasmissioni vengono realizzate attraverso l’intervento continuo dei telespettatori e i palinsesti vengono continuamente stravolti per adattarsi agli stimoli che nascono lavorando insieme alla gente del luogo e ai passanti. |
Minimal TV è fare televisione al grado zero, per rivelare l’inconsistenza dell’immagine tv e del suo autoritarismo gerarchico (perché “la televisione non esiste: sono solo figurine”), ma anche per produrre un protagonismo del pubblico, trasformando un canale televisivo (anche se minimal) in uno strumento di produzione di spirito comunitario, un generatore di network - |
e per proporre, attraverso strumenti di tecnologia povera, un modello di rete che demistifica la congiunzione, dominante in tempi di mitologia di internet, tra comunicazione collettiva e hi-tech. |
|
La Minimal TV ha debuttato a Vinci dal 23 al 26 luglio 1996 (chiamandosi Vinci Minimal TV), come produzione del Giallo Mare Minimal Teatro in occasione del festival "Multiscena: rassegna di eventi ed arti sceniche", trasmettendo ogni sera dalla Biblioteca Leonardiana di Vinci su tre monitor e un videoproiettore collocati in zone strategiche dell'area del castello. |
I suoi programmi affrontavano in modo ludico temi legati alla vita della città e agli spettacoli della serata. Inoltre i passanti potevano dialogare con il conduttore attraverso un video-box disposto in strada, e affidare una loro immagine e una dichiarazione nel sito Internet della manifestazione attraverso un Net-box collegato sia alla rete che al mini studio televisivo. |
La Minimal TV ha proposto quindi le sue trasmissioni:
a Empoli il 25 e il 26 Ottobre 1996 nel suggestivo Chiostro degli Agostiniani in occasione della rassegna multidisciplinare "Under 30", adottando il nome "U3 minimal Tv"; |
a Fossalunga, in provincia di Treviso, durante la sagra di S.Agata nelle domeniche 26 gennaio e 2 febbraio ‘97; |
a Cernobio, sul Lago di Como, in occasione del laboratorio multimediale allestito per Kid Screen nel Novembre ‘97;
|
a San Giovanni Val d’Arno, nello spazio espositivo “Casa Masaccio”, in occasione della mostra collettiva “Something old, something new, something borrowed, something blue”, a cura di R. Selvaggio, il 1 Ottobre 1999. |
Inoltre la documentazione prodotta in queste trasmissioni è stata più volte proposta in eventi espositivi, come “opera d’arte”.
|
Caratteristica della Minimal
TV è l'uso creativo e coinvolgente di tecnologia domestica. L'intento
è quello di sdrammatizzare la televisione mettendola "a portata di mano". |
Fondamentale per il funzionamento
della performance è la scelta dei luoghi dove dislocare studio, video
box e monitor, luoghi che devono essere già fortemente connotati come
punti di riferimento per la ‘comunità’ con cui la Minimal TV dovrà interagire. |
Dopo l'esperienze passate la
Minimal TV è pronta per essere installata e trasmettere dovunque sia richiesta,
adattando costi, esigenze tecniche,
temi e orario di trasmissione ad ogni contesto: dal serio al comico, dal
commerciale al politico, dallo sperimentalismo artistico alla didattica. Con la Minimal TV chiunque, almeno per un giorno, potrà avere la sua rete privata. |
Quinta Parete
Network |
Per contatti: Giacomo Verde: tel. 0583.469682
Claudio Parrini: tel. 02.2564512 Francesco Galluzzi: tel 0571.73144
|