La televisione sono solo figurine
Essere Non Essere
Essere Non Essere è un’istallazione, uno spazio,
per riflettere sullo scarto tra la consistenza del proprio essere e la
sua rappresentazione in video.
Sulla parete di fronte all’ingresso, chi si accinge
ad entrare vede la propria ombra riflessa da uno specchio ma con un attimo
di ritardo: così può “entrare” in dialogo con la proiezione
del proprio simulacro.
Ma il “dialogo” può essere approfondito entrando
nella zona “video-proiettata”, allungando la mano a sfiorare l’altro se
stesso, l’altro essere che si moltiplica all’infinito in un corridoio di
quinte virtuali.
Essere Non Essere è l’invito a giocare con
la propria immagine e aprire il dubbio su cosa sia essere o cosa sia non
essere.
E’ più “giusto” sedersi a guardare chi entra
in scena, confrontarlo al suo simulacro, o farsi attori giocando con la
propria immagine?
O comunque si è attori, personaggi seduti
a guardare, per chi da fuori si appresta ad entrare?
Giacomo Verde
gennaio 1996
La televisione : sono solo figurine