SINTOMI
SCOMPOSTI
(che mutano nel tempo) Citta' del Teatro - Cascina - giugno 2006 video installazione per due proiezioni asincrone di Giacomo Verde tratta dal video "SINTOMI - è più forte di me" Il
sincronismo di due schermi indipendenti crea l'illusione di unità.
La mente tende a riunire. Anche quando si mostrano separazioni, o
rotture di senso e prospettiva. Ecco due cicli sincronizzati in un
solo ciclo: potrebbe continuare all'infinito, rassicurante. E'
l'estetica del centro che unisce le parti separate. E' solo un
pretesto.
La
macchina è perfetta e non s'incepperà. Ma una delle due sequenze è
leggermente più lunga dell'altra. E' sempre così: prima o poi il
sincronismo si rompe.
E così nella ripetizione, nel tempo, le immagini non collimano più. Si fatica a ritrovare il senso di prima. Si vanno creando nuove associazioni, nuovi confini, scissioni e riunioni. La macchina asincrona compone nel tempo proprie estetiche di senso. La
macchina è impazzita? La macchina è creativa? Nessun istante si
ripete uguale a se stesso.
Eppure i cicli si ripetono: sintomi scomposti che mutano nel tempo. ----------------------------------------- Riprese e montaggio di Giacomo Verde con Fabrizio Cassanelli, Alessandro Garzella, Ivano Liberati, Marco Selmi. |