Il progetto Euclide
è parte di una ricerca su nuove forme espressive nell'ambito delle discipline
teatrali e consiste nella realizzazione di installazioni interattive ad
alto contenuto tecnologico in cui un personaggio sintetico dialoga in
tempo reale con il pubblico.
L'installazione consiste in una o più postazioni su cui compare il personaggio
e una regia remota dalla quale un animatore, indossando un cyberglove,
controlla i movimenti del personaggio sintetico, proprio come fosse una
marionetta.
I movimenti della mano dell'animatore vengono immediatamente tradotti
in espressioni e gesti del personaggio sintetico, la voce viene alterata
da un effetto digitale che ne sfalsa la tonalità.
Il sistema Euclide
è stato pensato per poter gestire e creare personaggi di diverse forme
grafiche: i primi da noi prodotti sono una serie di personaggi tutti costruiti
assemblando primitive geometriche solide come il cubo il triedro e l'icosaedro.
Successivamente sono stati introdotti personaggi con un taglio più "cartoon"
decisamente adatti ai bambini. Stiamo introducendo personaggi più realistici
con la possibilità di adattare immagini fotografiche per ottenere cloni
di persone reali. Una volta predisposto, uno stesso calcolatore può richiamare,
al semplice tocco di un tasto, uno dei personaggi della serie prodotta.
Un valido supporto all'animazione si ottiene con la creazione di una serie
di accessori, travestimenti e di effetti grafici anch'essi richiamabili
da tastiera.
L'installazione e' idonea a tutti i luoghi pubblici di passaggio ed in
particolare ai musei dove il personaggio può svolgere il ruolo di guida
e di assistente didattico. Si può predisporre l'installazione per lavorare
su più punti interattivi permettendo al personaggio di spostarsi istantaneamente
nei diversi luoghi. Il personaggio può quindi seguire le visite negli
spazi espositivi instaurando un rapporto sempre più personalizzato con
i visitatori.
Il successo
dell'installazione consiste nella sorpresa da parte degli utenti nel sentirsi
chiamare e interrogare dal personaggio virtuale e nel vedere che esso
e' in grado di dialogare con loro.La vivacità e la ricchezza di espressività
che caratterizzano il personaggio contrastano con l'apparenza glaciale
dell'immagine prodotta dal calcolatore. Anche il pubblico più riluttante,
passato un primo momento di sorpresa, legata all'interagire e all'interloquire
con un video, si lascia affascinare e sedurre dalla mobilità espressiva
e dalla simpatia del personaggio. Si è notato che la relazione fra l'animatore
e il pubblico è fortemente alterata dall'introduzione di questo sistema
tecnologico. Pur consapevoli della finzione volutamente dichiarata (il
punto da cui opera l'animatore è esposto al pubblico) scatta un
meccanismo per cui il personaggio sintetico vive un'identità propria ben
diversa da quella dell'animatore che lo interpreta e il pubblico identifica
il personaggio con "il computer" in senso lato.
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