L’installazione è un percorso “a-tra-verso” 4 opere:
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Si prosegue con il “Trittico interattivo” in cui tre televisori appoggiati a terra (con tavolino), collegati ognuno ad una telecamera (su cavalletto attaccato alla parete) da cui vengono ripresi, trasmettono tre diversi loop pulsanti e interattivi che possono essere continuamente modificati dalle mani degli spettatori.
La terza tappa è “Roto-Dentro”: due pareti fatte ognuna da quattro monitor posizionati “caledoiscopicamente” su un tavolo (o altro supporto); dietro ogni parete video si trova una telecamera che, attraverso il foro centrale della video-parete, inquadra i monitor che ha di fronte e ai quali è collegata: si crea così un nuovo tipo di loop che viene modificato dal passaggio, e dalla sosta, degli spettatori attraverso le due video-pareti.
Ultima tappa è un piccolo tv ( minimo 3” a cristalli liquidi) poggiato su un videolettore, su uno scaffalino a parete, che trasmette continuamente un breve clip della “Minimal TV”, la tv più piccola del mondo che viene realizzata dal gruppo empolese “Quinta parete” in occasione di feste, festival, fiere o feste in casa coinvolgendo i “telespettatori” nelle realizzazione dei programmi. Uno dei motti della Minimal TV è: “La tv e' di chi la fa”.
Pianta generale dell’istallazione. La disposizione delle opere si può adattare ad ogni tipo di spazio, non è necessario seguire un percorso determinato: gli spettatori devono poter passare liberamente da un’opera all’altra, è comunque importante che siano collocate in una stessa zona in modo da dare un senso di unità.
per ora e' tutto
Giacomo Verde